giovedì 28 ottobre 2010

Fine dell’incubo per Alì Orgen: “Io, innocente”

La corte d’Appello ha negato l’estradizione. Il pubblico ministero non ha avuto nulla da eccepire sulla sua scarcerazione. Ed oggi che l’accusa di terrorismo per la quale era stato arrestato lo scorso mese di agosto è più lontana, Alì Orgen ha voluto raccontare la propria storia, incontrando i giornalisti nella sede dei Cobas in via Lazio. Al suo fianco, i rappresentanti del comitato che si è opposto alla sua estradizione e che gli sono stati vicini nei giorni del carcere, prima a Taranto e poi a Bene-vento.


“Non sono un terrorista del Pkk. E questo è stato riconosciuto anche dalla giustizia” ha dichiarato il giovane curdo trovatosi al centro di un caso internazionale che adesso appare finalmente alla sue spalle.
La corte d’Appello, infatti, ha espresso parere contrario alla richiesta avanzata dalla Turchia di estradare Orgen nel paese della mezzaluna, dove avrebbe dovuto scontare un residuo di pena di tre anni.
“E’ stata fatta giustizia” hanno sottolineato gli esponenti del comitato “pro Alì”.
“La mobilitazione messa in piedi dal comitato di solidarietà, il buon lavoro fatto dal collegio di difesa, composto dagli avvocati Arturo Salerni e Vincenzo Pulito, rispettivamente di Roma e di Taranto, la presa di posizione del sindaco e del consiglio comunale di Taranto ed oltre 1.200 firme raccolte in sostegno della scarcerazione di Alì hanno prodotto questo grande risultato” è quanto si è voluto rimarcare in conferenza stampa. “A Taranto, la mia vita è sempre stata divisa tra casa e lavoro. E’ stato terribile essere accusato di una cosa enorme come essere un terrorista. Io qui sto benissimo, ho un rapporto splendido con i tarantini e mi sento a tutti gli effetti uno di loro” ha dichiarato il giovane curdo.
Parole che sono confermate, dal resto, dagli stessi cittadini di via Mazzini, dove Alì Orgen ha il suo frequenta-tissimo Phone Center. Già all’indomani del suo arresto, in tanti avevano pensato con incredulità alla possibilità che quel ragazzo così educato e integrato nel tessuto cittadino potesse avere una doppia vita da terrorista internazionale.
Adesso Alì vuole tornare alla vita precedente a quel 18 agosto.
Con l’aiuto dei suoi amici, di sicuro ci riuscirà.
Stampa il post

Nessun commento:

Post più popolari

Capa Rezza (ingrandisci l'immagine)

......................