sabato 5 dicembre 2009

Nucleare/ In Italia Enel pensa a 4 centrali in tre siti


"Aspettiamo ok del governo. Farei giocare mia nipote là vicino"
(ecco, appunto "farei", non farò giocare mia nipote, perchè Lui lo sa che la nipote, nel 2020 sarà abbastanza grande da dargli un calcio in bocca se solo le proponesse una tale s...onzata!).

Roma, 6 dic. (Apcom) - Quattro centrali nucleari in tre siti diversi. È questo il progetto a cui sta pensando l'Enel per il ritorno dell'Italia all'energia atomica, con la realizzazione di impianti del tipo Epr di terza generazione. "I siti - ha affermato Fulvio Conti numero uno del gruppo elettrico - li abbiamo già individuati, ma non li dico neanche sotto tortura. Aspettiamo l'imprimatur del governo". Enel potrebbe decidere di costruire solo in due luoghi diversi, realizzando due impianti in ciascun sito. E i siti - ha spiegato Conti - sono già stati individuati, ma prima di renderne pubblici i nomi serve il via libera del governo. Le centrali, in particolare, dovrebbero essere costruite sul 'modello Flamanville' di Edf, il sito in Normandia in cui si sta realizzando un impianto di terza generazione da 1.600 Megawatt. In Italia, quindi, Enel punta a costruire 4 reattori modello Flamanville, con un investimento di circa 4-4,5 miliardi a impianto per una durata di 60 anni; reattori che serviranno a coprire la metà del 25% di fabbisogno energetico da nucleare cui punta il governo per diversificare il mix energetico. L'operatività del primo impianto è prevista entro il 2020. Enel, dunque, aspetta solo la definizione del quadro normativo, ponendo il completamento dei criteri tecnico-ambientali al 31 luglio del 2010, con la selezione del primo sito a ottobre 2010, e dopo circa un anno il rilascio del permesso. Per il getto del primo calcestruzzo del reattore, la società prevede luglio 2015 e l'esercizio a metà del 2020, con l'ingresso in funzione delle altre unità a 18 mesi di distanza. Un progetto che potrebbe dare lavoro a circa 2.500 persone per il cantiere, cui vanno aggiunti 600 tecnici specializzati per la gestione dell'ingegneria, del procurement e della costruzione. Circa 300, inoltre, gli addetti per l'esercizio della centrale a regime. Glv


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1 commento:

Anonimo ha detto...

Scritto così, sebra si dia ragione alla scelta del governo! Un mix perfetto fatto di occupazione ed energia!

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