La Gazzetta del Mezzogiorno 18 marzo 2010
Ieri la sentenza della Corte d’Assise, ci furono 8 arresti nel 2002
riconosciuto la prescrizione per alcuni reati minori
MIMMO MAZZA
• Non c’era nessuna associazione sovversiva che imperversava a Taranto tra il 2001 ed il 2002. A sancirlo è stata la Corte d’Assise (presidente Pa s q u a l e D i t o d a r o, giudice relatore Ful - via Misserini e 6 giudici popolari) che ieri ha emesso la sentenza nei confronti dei 19 imputati per i quali invece era stata sollecitata la condanna dal sostituto procuratore Ida Perrone.
Otto degli esponenti del la confederazione Cobas di Taranto finiti alla sbarra furono raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari il 31 maggio del 2002.
La pena più alta - 4 anni di carcere - era stata chiesta dal pm Perrone nei confronti di Salva - tore Stasi, ritenuto il promotore dell’associazione sovversiva ritenuta non sussistente dai magistrati togati e dai giudici popolari. La corte d’assise ha as solto dall’accusa di aver fatto parte dell’associazione sovversiva anche Giuseppe Fonzino, Giancarlo Petruzzi, Gianluca Fo n z i n o, Antonio Brunetti, Laura Ricchiardi, Anna De F l o r i o, Emanuele De Pasqual e, Alessandro Gigante, Gio - vanni Berardi, Guido De Vinc e n t i s, Giuseppe Orfeo, Fa b i o Fer rigni, Antonio Russo, Ser - gio Pignatale,Francesco Gratta gliano e Emanuela Tangari.
Per altri capi di imputazione, riguardanti episodi verificatisi durante le numerose manifestazioni di protesta - come l’irruzione compiuta a Studio 100 il 5 maggio del 2001 durante la messa in onda del tg delle 14 - è stata invece riconosciuta l’intervenu - ta prescrizione.
Le indagini della Digos partirono il 5 gennaio del 2001, quando il movimento di estrema destra Forza Nuova organizzò al rione Salinella una manifestazione. In quella occasione, secondo l’accusa, i Cobas costrinsero gli esponenti di Forza Nuova a riparare in un edificio della Salinella, aggredendo con pugni e bastoni un attivista che riportò ferite giudicate guaribili in cin que giori dai medici.
Nelle carte del processo, celebrato dinanzi alla Corte d’As - sise, c’erano le manifestazioni contro una società di lavoro interinale ed un fast-food svoltesi nel marzo del 2001 e poi tutta l’organizzazione della spedizione al G8 di Genova.
Pochi giorni dopo il G8 di Ge nova, Taranto divenne capitale della protesta no-global con lo svolgimento di diverse manifestazioni, una delle quali culminò con un fitto lancio di uova contro l’ingresso della Questura e con l’ingresso di alcuni militanti nel gabbiotto del corpo di guardia.
Alla fine, però, la corte ha tenuto nel debito conto le tesi del collegio difensivo, composto dagli avvocati Fausto Soggia, Francesco Nevoli, Simonetta Crisci e Maria Luisa D’Abba - b o.
Sabato prossimo, alle 17,30 in piazza Garibaldi, è in programma una manifestazione dei Cobas che intanto esprimono soddisfazione per la sentenza.
venerdì 19 marzo 2010
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