lunedì 6 settembre 2010

UNA MOBILITAZIONE PER ALI ORGEN, MA ANCHE COL POPOLO KURDO

ALL'ORARIO PREVISTO SI PARTE.
DESTINAZIONE: BENEVENTO.
Una presenza quella di amici, compagni, ma anche di organizzazioni che da sempre fanno dell'internazionalismo un loro caposaldo!

Il pullman parte per Benevento (ci sono anche varie auto), dove si trova detenuto, ingiustamente, Ali Orgen. La storia di questo Kurdo/Turco ormai è conosciuta, e questo rende ancora più amara la detenzione. Lo Stato Turco, che fa parte della N.A.T.O., e che vorrebbe entrare nell'Unione europea, imprigiona, tortura, ammazza solo se parli kurdo. Tutto nel silenzio dei Paesi cosiddetti democratici, europei, e USA. Ali, condannato per aver fatto la staffetta(questa è la condanna)al PKK. Quindi nessuna azione armata, meno che mai per fatti di sangue. Insomma, in turchia se lotti per liberare il tuo popolo, e la tua terra, sei un criminale, nella migliore tradizione imperialista e nazista. Non venivano, forse, chiamati "BANDITEN" i partigiani italiani durante l'occupazione nazista?
C'è tensione fra i partecipanti, ma anche emozione. Per molte e molti ancora non si crede che questo sia sato possibile, chiedere, da parte dello Stato turco l'estradizione per un presunto reato, per il quale Ali si è già fatto 3 anni, per una condanna di 6 anni, dopo aver rischiato la pena di morte e tramutata in ergastolo e, quando resisi conto che Ali avrebbe svolto un ruolo di "comunicazione" , la condanna si è ridotta.
Dopo che nel 2005 il governo turco ha riformato  il codice penale, peggiorandolo, la magistratura chiede l'estradizione per fargli scontare il residuo di pena, non importa che da tanti anni Ali si è rifatto una vita
integrandosi nel luogo dove ha deciso di vivere: Taranto!
In mattina una delegazione guidata da un senatore, ha potuto parlare con Ali, trovato in buona salute, anche se vive in una cella piccolissima senza una bocchetta daria, tutto tappato a guardare i muri, tranne un'ora d'aria al giorno.
A Benevento il numero dei partecipanti aumenta delle compagne e dei compagni del luogo e del circondario; arrivano anche da Napoli.
Inizia la manifestazione in aperta campagna, isolata dal mondo, ma molto rumorosa, con slogans per Ali, ma anche per tutti i detenuti politici e per il Kurdistan libero. E' durata fino alle ore 20,00. Poi il saluto con slogan dicendo ad Ali di non sentirsi e che non sarà lasciato solo!
UNA IMPORTANTE GIORNATA DI SOLIDARIETA'!
ALI LIBERO - KURDISTAN LIBERO!
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