Circa duecentomila i manifestanti a Roma ma un settore rilevante, soprattutto di giovani, decide di dare vita agli scontri con la polizia. La manifestazione spaccata in due. Il corteo si ricompone e finisce a Piramide. Ma la nascita di un vero movimento di massa viene soffocata *******************imq
Mentre gli scontri si spostano su via Merulana e il grosso del corteo si dirige a Piramide buttiamo giù un primo commento sulla giornata. Ci sarà il tempo per capire meglio e giudicare con più lucidità. Nel momento in cui scriviamo ci sembrano chiare alcune cose: la potenzialità di massa del corteo di oggi a Roma non si è potuta esprimere. Vi erano in programma diverse altre iniziative, molte non rituali o banali, come l'accampamento o i cortei spontanei e altre ancora. Tutto questo è stato soffocato dalla decisione di un settore, limitato ma molto organizzato, del corteo di avviare uno scontro diretto non praticabile dalla stragrande maggioranza dei manifestanti. Questo primo dato è un fatto concreto e difficilmente può essere smentito. Sulla testa di molti manifestanti hanno deciso in pochi. Definire tutto questo come "delinquenza" o "teppismo" non ha alcun senso. Chi ha organizzato questa giornata, nelle forme in cui è avvenuto, è un soggetto che ha fatto una scelta precisa. E si è nutrito del contributo di molti giovani, spesso giovanissimi, che ormai popolano diverse manifestazioni di piazza. Lo abbiamo visto il 14 dicembre a Roma e poi a Chiomonte in Val di Susa. E' un dato politico e sociale con cui fare i conti perché esprime una capacità di mobilitazione estrema in larga parte inedita frutto di una situazione di crisi anch'essa inedita, in grado di dare vita a forme di "riots" e di ribellismo che nessuno riesce a interpretare se non i protagonisti stessi. Detto questo, resta il giudizio politico di fondo: la pratica espressa al corteo del 15 ottobre ha espropriato la manifestazione del suo diritto a esprimersi. Nemmeno c'è stata una dinamica di scontro giustificabile dalla volontà di entrare nel centro della città - la cui protezione è sembrata l'unica preoccupazione della polizia - in direzione dei "palazzi del potere". Lo scontro è sembrato fine a se stesso, forma che si fa contenuto, modalità aggregativa che certamente resta sul terreno in forme vincenti. Anche se non convincenti. Intanto il corteo ha dovuto deviare il proprio percorso e andare verso Piramide. Con un senso di frustrazione che dovrà essere recuperato. Uno degli slogan felici dei giorni scorsi è stato "a casa non si torna". Ora bisognerà cercare di dargli sostanza pensando alle forme con cui riprendere il filo di una potenzialità che oggi si era mostrata con una forza di decine e decine di migliaia di persone che non vanno lasciate tornare mestamente a casa. imq 19,30 INCENDIO BARRICATE A PIAZZA VITTORIO Barricate in fiamme anche a piazza Vittorio. Tre cassonetti sono stati ribaltati e incendiati. I blindati li stanno ora spazzando via. Roghi anche nelle vie limitrofe. Massima allerta anche fuori al commissariato e alla caserma di zona dove sono schierati militari e agenti in tenuta antisommossa. 19.00 IL SECONDO SPEZZONE DEL CORTEO A PIRAMIDE Ha girato attorno al Colosseo, attraversando il Circo Massimo e si è poi diretto verso Piramide il secondo spezzone del Corteo, circa 50 mila persone, che non è riuscito a imboccare via Labicana. Il corteo sta ora iniziando a far defluire la gente. 18,48 SAN GIOVANNI SGOMBRA Piazza San Giovanni è sgombrata ma altri scontri si spostano in altre parti della città. Cassonetti in fiamme su via Merulana e via Labicana 18,31 POLIZIA DEVE INDIETREGGIARE: NUOVA SASSAIOLA Forze dell'ordine costrette ad indietreggiare e ad abbandonare piazza San Giovanni in Laterano dopo un vero e proprio assalto da parte dei manifestanti. I facinorosi hanno accerchiato il nutrito gruppo di agenti iniziando ad inveire contro di loro e a lanciare corpi contudenti. Da qui la decisione delle camionette di ripiegare su via Carlo Felice, da dove erano partite. 18,17 BRUCIA UN BLINDATO DEI CARABINIERI I due carabinieri che era dentro sono riusciti a fuggire. Il blindato poi è esploso tra gli applausi dei manifestanti che lo circondano 18.10 MANIFESTANTE FERITO E' DI SEL Il manifestante che ha perso due dita per l'esplosione di un petardo nel corso del corteo degli indignati a Roma, è un militante di Sel «aggredito da un gruppo di incappucciati» mentre stava sfilando «pacificamente in via Cavour e protestava contro i violenti». Lo afferma Massimo Cervellini, coordinatore romano di Sinistra Ecologia e Libertà. 17,30 IL CORTEO GIRA PER IL CIRCO MASSIMO Mentre tra via Labicana e San Giovanni continuano gli scontri il corteo che è rimasto bloccato dietro sta girando dal Colosseo verso il Circo Massimo 17.25. CORTEO DIVISO IN DUE, ANCORA SCONTRI A SAN GIOVANNI Situazione bloccata nel corteo. La polizia sta ora entrando in Piazza San Giovanni dove però continuano gli scontri con i manifestanti che si riparano dietro gli archi. I blindati fanno caroselli per cercare di prendere tempo perché i mezzi sono scarsi. Una grande fetta del corteo è però dietro il Colosseo e si ammassa su via Labicana. Si sta trattando per spostarsi al Circo Massimo. 17.10 SAN GIOVANNI IMPRATICABILE, PRIMI FERITI Piazza San Giovanni è ora sgombrata dalle cariche e dai lacrimogeni. Le strade via Emanuele Filiberto e via Labicana sono teatro di scontri e occupate dalla polizia. Dietro, prima del Colosseo, il corteo prosegue ed è ancora molto grosso. 16.40 CORTEO BLOCCATO E CARICHE A SAN GIOVANNI Situazione di grande caos per effetto degli scontri avvenuti in mezzo al corteo. La caserma assaltata ha preso fuoco, la polizia ha caricato i "black" e poi, dopo averli spinti verso piazza San Giovanni ha iniziato a sparare acqua con gli idranti. La piazza è ora invasa dai blindati. Una parte importante del corteo è rimasta su via Cavour ed è ferma. 16.25 CARICHE E LACRIMOGENI All'incrocio tra via Labicana e via Emanuele Filiberto scontri con la polizia in assetto antisommossa. Il corteo è di nuovo bloccato. La polizia è presa in mezzo tra i manifestanti. 16,20 ANCORA ASSALTI E AUTO IN FIAMME Continuano gli assalti in via Labicana. Sotto tiro una agenzia della Banca popolare del Lazio mentre una bomba-carta è stata lanciata contro l'Agenzia delle Entrate. I manifestanti, sempre incappucciati, hanno tentato anche di occupare una caserma dismessa. Altre due auto bruciate e alcuni cassonetti in fiamme. Per il momento non c'è intervento della polizia ma sono alcuni manifestanti che protestano contro gli assalti. 16.15 CARICHE DELLA POLIZIA 16.08 SCONTRI A VIA LABICANA, OBIETTIVO TELECAMERE E FOTOREPORTER Ancora scontri al corteo degli 'indignatì. A via Labicana, un gruppo di incappucciati ha preso di mira le telecamere di alcuni palazzi, mentre ad alcuni fotoreporter sono stati oscurati gli obiettivi con vernice nera. Esplosi alcuni petardi, uno dei quali, ancora inesploso, sta creando momenti di tensione al corteo che defluisce al lato sinistro di via Labicana. Dal corteo si sono alzate grida «Buffoni, buffoni», all'indirizzo dei violenti. 16.01 LONDRA, ASSANGE IN CORTEO Il fondatore di Wikileaks Julian Assange, si è unito agli indignati radunati nella city di Londra. Lo ha riferito il quotidiano britannico Guardian, aggiungendo che la polizia gli ha ordinato di non indossare maschere sul volto, come invece fatto da diversi dimostranti. 15,47 TESTA DEL CORTEO ARRIVA A SAN GIOVANNI 15,30 CORTEO RIPRENDE A SFILARE, E' GRANDISSIMO Sui Fori imperiali si riprende a sfilare, il corteo è davvero fitto e piazza della Repubblica è ancora piena di gente 15.17 A DECINE OCCUPANO AREA ARCHEOLOGICA FORI Occupati simbolicamente i Fori all'altezza della Basilica di Massenzio: alcuni hanno scavalcato la recinzione e sono entrati dentro. Per motivi di sicurezza i Fori, assieme ad altre aree archeologiche, sono off limits per i manifestanti. 15.08 CORTEO BLOCCATO AL COLOSSEO Il corteo è bloccato al Colosseo dove si è formato un blocco "nero" che ha serrato le fila e acceso i fumogeni. Il corteo al momento è diviso in due. I Black erano sfilati in via Corrado Ricci dietro lo striscione arancione "Se ci prendono il futuro noi ci rubiamo il presente". Sono circa trecento e si sono collocati subito dietro i NoTav. 14,52 FIAMME E FUMO NERO IN VIA CAVOUR Si vedono fiamme e una grande colonna di fumo nero alzarsi sul fondo di via Cavour. Forse cassonetti ma qualcuno parla anche di auto. In precedenza sono state spaccate alcune vetrine. 14,37 TESTA CORTEO A LARGO RICCI, CODA A PIAZZA REPUBBLICA È quasi arrivata a Largo Ricci la testa del corteo degli indignati, che stanno manifestando a Roma. La coda del corteo, invece, è ancora a piazza della Repubblica. 4.09 DATE ALLE FIAMME BANDIERE ITALIA E UE Alcuni manifestanti stanno bruciando le bandiere dell'Italia e dell'Unione Europea che sventolano sul tetto di un hotel mentre il corteo degli indignati sfila per via Cavour a Roma. I manifestanti indossando maschere bianche come quella di Guy Fox, il protagonista di 'V come Vendettà.Dopo il blitz sono stati lanciati volantini: 'È la vendetta Precarià. 13.49 PARTITO CORTEO, IN STRISCIONE 'RISE UP' È partito da piazza della Repubblica e sta procedendo lentamente su via Cavour il corteo degli indignati di Roma. I manifestanti, diretti a piazza San Giovanni, imbracciano un grande striscione con su scritto 'People of Europe: rise up! 13.35 SEAN PENN, UN APPLAUSO ALLO SPIRITO DELLA PROTESTA «Un applauso allo spirito di quello che sta succedendo a Wall Street». Così Sean Penn, una delle star di Hollywood più impegnate sul fronte sociale e politico, ha espresso il suo sostegno al movimento di protesta degli indignati che oggi si sta mobilitando in tutto il mondo. In particolare su 'Occupy Wall Street«, l'attore, vincitore di un premio Oscar con »Milk«, ha espresso la speranza che la grande risonanza data al movimento si accompgani »ad una maggiore organizzazione, credo che sia necessario avere una certa pazienza prima che un movimento del genere sia organizzato«. 13.30 PARTITO CORTEO STUDENTI: IN TESTA «DRAGONE» È partito da piazzale Aldo Moro il corteo degli studenti per piazza della Repubblica. In testa il camion del teatro Valle occupato e il «dragone» nuovo simbolo dei giovani indignati. Alla partenza sono stati accesi alcuni fumogeni colorati. 13.20 ATENEI IN RIVOLTA: CI ACCAMPEREMO IN MIGLIAIA "Ci accamperemo in migliaia". E' la promessa dei ragazzi di Atenei in rivolta che si stanno preparando a partire, insieme ai draghi ribelli, dalla sapienza di roma per partecipare al corteo degli indignados. "La manifestazione da sola non basta più- spiega giorgio sestili, di atenei in rivolta- serve un presidio permanente perchè questa crisi e questo debito noi non li vogliamo pagare. Li fanno cadere su di noi ma all'origine ci sono le banche che puntualmente vengono salvate dai governi". 13.00 EVA CONTRO IVA, LE DONNE Al grido 'Noi la crisi non ve la paghiamo' un corteo di circa 50 donne si è snodato su via del Corso, davanti al Parlamento, nei pressi di Largo Chigi. Nel corso della manifestazione sono stati distribuiti alcuni volantini. 'Eva contro Iva: o la Borsa o la vita', si legge su uno dei piccoli poster che sono stati affissi su una vetrina della Galleria Alberto Sordi, che è stata percorsa dalle "indignate col sorriso", come si sono definite alcune delle partecipanti alla protesta. "Basta shopping". Dopo la protesta sotto il ministero delle Pari opportunità c'è stato un intervento "brutale" della polizia 12.40 DRAGHI,HANNO RAGIONE, PROTESTA NON DEGENERI «I giovani hanno ragione a essere indignati» ma «a patto che non degeneri la protesta». Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi in una conversazione informale con la stampa al G20. «Se la prendono con la finanza come capro espiatorio, li capisco, hanno aspettato tanto: noi all'età loro non l'abbiamo fatto». 10.00 INDIGNATI: A BARI STRISCIONE 'RIVOLTA IL DEBITÒ SU PONTE Prima di partire per Roma dove oggi parteciperanno alla manifestazione degli 'indignatì, alcuni appartenenti al collettivo di Sinistra Critica di Bari hanno affisso uno striscione sul ponte di Corso Cavour con la scritta «Rivolta il debito perchŠ la crisi la paghino banchieri, speculatori e multinazionali». Alla manifestazione di Roma sono attese oltre 100.000 persone da tutta Italia. «Il Debito - è detto in una nota di sinistra critica - non pu• essere addossato ad un tessuto sociale gi… massacrato da politiche precarizzanti e scellerate. A partire da oggi - è annunciato inoltre - il collettivo barese sar… impegnato nella campagna contro il debito (www.rivoltaildebito.org) attraverso azioni di protesta e mobilitazioni permanenti.
lunedì 17 ottobre 2011
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