martedì 5 luglio 2011

Anche Sel firma il documento pro Tav

EMANUELA MINUCCI
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«Esiste un problema serio per il Partito Democratico, ed è quello relativo agli alleati. E’ urgente un sussulto da parte nostra, di tutta la politica riformista e della società civile che in essa si riconosce, per costruire un programma di governo serio e credibile di cui la Tav è una metafora concreta». Lo hanno scritto ieri, in una lettera aperta, il parlamentare Pd Stefano Esposito e l’ex sindaco Chiamparino. «Le posizioni assunte da Vendola – aggiungono – e da alcuni esponenti dell’Italia dei Valori non sono coerenti con quella che sarà la piattaforma programmatica con cui il Pd cercherà di vincere le prossime elezioni. Occorre capire, e in tempi rapidi, quali tra gli attuali alleati sono compatibili con un’idea di cultura di governo e quali no. E, soprattutto, occorre capire se legalità e senso dello Stato fanno parte dei principi condivisi, senza se e senza ma, da una coalizione riformista e progressista». Fassino non perde tempo e risponde ai margini del Consiglio comunale – più o meno con le stesse parole usate una settimana fa: «Anche a Roma la Lega non ha votato il decreto rifiuti, eppure non è uscita dal governo. E poi la votazione sul programma deve ancora esserci. A quel punto discuteremo nel merito e vedremo se Sel o l’Idv voteranno contro». Sono le sei della sera di una giornata cominciata con la condanna dell’arcivescovo Cesare Nosiglia della violenza che ha accompagnato l’inizio del cantiere Tav («un’opera strategica») e finita con una riunione di maggioranza chiusa a tarda notte proprio su questo tema (con l’aggiunta del nodo nomine). Un vertice che ha segnato una svolta in grado di far tornare il sorriso sul volto della segretaria del Pd, Bragantini, e del sincaco Fassino. Motivo? Anche Sel ha dichiarato che firmerà il documento programmatico che contine il punto strategico di realizzazione della Tav. Alla riunione hanno partecipato tutti i capigruppo e i segretrari di partito. «Noi siamo in maggioranza e firmeremo quel documento – ha dichiarato attorno alla mezzanotte Michele Curto – ma è evidente che nessuno può impedirci di presentare i nostri emendamenti. Discuteremo in Sala Rossa ogni singolo punto». Questi gli avvenimenti a casa della maggioranza mentre l’opposizione, nel pomeriggio, ha manifestato la sua indignazione per «non aver ricevuto dal sindaco – ha sbottato l’antisindaco Michele Coppola – comunicazioni sugli incidenti in Val di Susa. E’ inaudito che in un giorno come questo non si commentino i gravi fatti di domenica. Si baipassa l’argomento solo per coprire le beghe e le divisioni che stanno portando la maggioranza all’empasse». Anche Mario Carossa della Lega aveva provato, qualche minuto prima, a chiedere informazioni sugli incidenti ma anche a lui è andata male. In Consiglio circola anche una bozza (ancora non presentata) a firma Maurizio Marrone vicecapogruppo An-Pdl di sfiducia per l’assessore Pellerino (Sel), in quando rappresentante in giunta di un movimento che contesta la Tav e partecipa a giornate come quella di domenica. Anche il presidente della Provincia Antonio Saitta prende posizione: «Invito i sindaci che hanno marciato domenica a far sentire forte la loro condanna per l’aggressione alle forze dell’ordine e soprattutto a svegliarsi: credono di essere condottieri, ma sono loro ad essere manovrati». A cercare una terza via il senatore Marino che propone di sottopporre la Tav a un referendum, mentre Silvio Viale avanza l’idea della cittadinanza onoraria al sindaco di Chiomonte Renzo Pinard.>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> 

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Ripreso da:  http://www.nonsolofole.it/?p=111393%2F
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