L'aggressione a Berlusconi, non c'entra nulla con l'opporsi alle sue politiche.
Se per ammissione di chi lo conosceva, l'aggressore di Berlusconi è uno psicolabile, che soffre da una decina d'anni di disturbi psichici, cosa c'entra con il clima di odio attribuito a chi si oppone alle sue politiche illiberali. Non avalleremo mai questi atti irresponsabili, che mettono a rischio la libera espressione di chi fa una legittima opposizione. Il risultato più tangibile di quello che è accaduto sono le dichiarazioni di alcuni membri della maggioranza di governo: " bisogna fare una legge che preveda condanne per chi disturba le manifestazioni". Insomma, fischiare a un comizio è uguale all'aggressione fisica. L'unica cosa che sa fare bene questa destra è restringere gli spazi, già risicati, di democrazia. Se questo è il risvolto dell' esecrabile aggressione, fatta al Presidente del Consiglio, ci toccherà scendere in piazza per difendere i nostri spazi di libertà!
domenica 13 dicembre 2009
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